XXX Edizione Cala Gonone Jazz Festival 2017
Pubblico danzante per l’ex incognito Tony Momrelle Domenica si chiude con Caravela, Larissa Belotserkoskaya e il quintetto euroamericano di Battista Giordano
La seconda settimana del trentesimo anno si è aperta nell’Acquario comunale con “gli amici”, così li definisce Gian Carlo Marcialis, Elva Lutza, l’erba lucente foriera di fortune e buoni auspici che parla al mondo con le sue musiche e le sue lingue. Nicola Casu e Gianluca Dessì –con un intervento vocale di Ester Formosa- amano la narrazione e sanno declinarla dalle sue forme più conosciute e tradizionali (filastrocche, canzoni popolari e d’amore, gavotta) sino alle esplorazioni moderne corredate da una tecnica musicale personalissima e originale.
Al teatro comunale, l’ex Incognito Tony Momrelle ha letteralmente mandato in visibilio i suoi fan, coinvolti in un ballo sotto al palco ammaliati da una voce potente e brillante capace di mescolare il soul e funk anni ’70 con il più contemporaneo R’nB omaggiando anche i grandissimi Stevie Wonder e Beatles.
E parlando di funk, la formazione composta da Christian M. Cardenas alla chitarra, Julian Crampton al basso, Michel C. Rojas alla batteria e Emiliano Pari alle tastiere, ha dato dimostrazione di non essere unicamente accompagnamento, bensì parte complementare di una più ampia veduta dell’evoluzione musicale del genere. Nota di merito al nostro connazionale Emiliano Pari, con un assolo alle tastiere dai ritmi febbrili che ha fatto gridare il pubblico.
Oggi alle Grotte del Bue Marino, tornano gioiosi i ritmi griot di Baba Sissoko, ormai legatissimo a questo luogo incantato.
Il polistrumentista maliano si era lasciat o ispirare da ogni piccola sfumatura del suono ottenendo in questo modo la partecipazione
degli spettatori, tra cui anche alcuni bambini con cui
ha condiviso canti e grandi sorrisi.
Sissoko, oltre ai suoi inseparabili Tama e il Ngoni, arriva accompagnato dalla figlia Djana.
La leggerezza del momento clou della giornata, quello delle degustazioni all’Acquario alle 19,00, s’incontra con i ritmi incalzanti, irriverenti ed emozionanti della performance dell’attore Jacopo Cullin insieme a Francesco Abate in “ Bellepòc e s’Arrevesciu” che prende spunto dal libro di
viaggio “Mare e Sardegna” dello scrittore D.H. Lawrence, una mise – en – scène in cui l’opera si trasforma in un racconto di iperbole generato da dicerie e
leggende.
In questa penultima serata al Teatro Comunale, a partire dalle 22,00, sul palco saliranno Leszek Możdżer, Lars Danielsson e Zohar Fresco Infatuatosi sin dalla sua prima volta a Cala Gonone, il pianista Leszek Możdżer non è voluto mancare per il trentesimo anno del festival e ci omaggia con tri
o completato da Danielsson al violoncello e Fresco alle percussioni.
Ultima giornata e ultimo appuntamento alla Grotte del Bue Marino in questa domenica 30 luglio, quando i traghetti delle 11,00 ci condurranno verso l’auditorium naturale più suggestivo della rassegna.
Al loro primo esordio in Sardegna, in esclusiva per il festival jazz di Cala Gonone i Caravela, formazione con base londinese dalle radici musicali brasiliane e africane, il cuore di questa giovane band è pieno della creatività e del fervore ardente scaturito dall’improvvisazione naturalmente jazzistica.
La degustazione delle 19,00 in Acquario segna il congedo sino al prossimo anno e oltre agli ottimi prodotti dorgalesi, ascolteremo insieme il piano romantico e soave di Larissa Belotserkoskaya . La virtuosa musicista reinterpreta i compositori Schubert, Brahms, Tchaikovsky, Glinka, Gryaznov
con precisione, tecnica ed estro, in un’esecuzione che nulla ha di ordinario. Cala il sipario di questa
XXX edizione al Teatro Comunale alle ore 22,00 con la produzione originale del festival, Krónos e Kairós , scritta da Battista Giordano per il trentennale, vedrà sul palco l’Euroamerican Quintet guidato dalla straordinaria violinista Ariel Horowitz e dallo stesso Giordano.
I cinque musicisti (Ariel Horowitz, Battista Giordano, Piotr Marciak, Tomasz Wiroba, Carlos Garfias) presenteranno in prima assoluta le due concezioni del tempo nella mitologia Greca: Krónos e Kairós, la durata quantitativa di Kronos e il movimento del tempo che coincide con l’eterno di Kairos.