Le quattro intense giornate del festival jazz di Cala Gonone si sono concluse con il migliore degli auspici, quello di aver reso al pubblico un’esperienza capace di coinvolgerli nell’anima e nel corpo.
Le grotte del bue marino sono, come sempre, luogo prediletto e più scelto per immergersi nell’ascolto, ancora di più se artisti come Gavino Murgia dedicano a queste pareti calcaree millenarie progetti come “Sounds of the Womb”, il quale ha attirato cultori e curiosi dentro la sala della dama bianca giocando con i suoni, la voce, i richiami gutturali che rimandano alla nostra storia e alla terra, il silenzio e le onde del mare. Compagna ideale in questo viaggio è stata l’eccellente Nataša Mircovič, esperta di musica barocca e tradizionale, che – nonostante la prima volta in Sardegna- è riuscita a trovare un filo diretto con le sperimentazioni acustiche, musicali (immancabili il sax e i synth) e vocali di Gavino Murgia.
L’Arena Palmasera, invece, ha raccolto i più attenti e appassionati grazie agli interventi di Dado Moroni con More of Les (insieme all’hammondista Alberto Marsico e al batterista Luca Guarino) e Tonino Carotone.
Il lavoro di Moroni, incentrato sul pianista, cantante e compositore Les McCann, è stato realizzato per un motivo solo apparentemente banale “Mi dà gioia ascoltarlo” ha commentato Moroni “non c’è più quel brio, quella spensieratezza e festosità nella musica contemporanea, o almeno io non la sento più come un tempo. A Les McCann dobbiamo molto, senza di lui non avremmo l’RnB, non ascolteremmo il soul e il funky, non avremmo tutte quelle forme di groove che oggi pervadono gran parte della produzione musicale. È stato ed è un innovatore”. I brani proposti, per quanto omaggi e rifacimenti, hanno mantenuto l’impronta artistica di Moroni e l’idea di base che emerge conferma quanto detto su McCann dal pianista: non ce ne sarà un altro, ma la sua ispirazione fa produrre nuovi capolavori.
E dopo il trio, la big band con un irriducibile Tonino Carotone senza freni. Due ore di spettacolo tra i nuovi brani del disco Etiliko Romantico, pezzi celebri e cover di vecchie glorie cantate con trasporto da tutti i presenti.
In quest’ultima giornata dedicata a musica, natura ed enogastronomia, i presenti hanno continuato la serata ormai carichi di entusiasmo, continuando a ballare anche dopo i concerti guidati dalla musica selezionata da DJ Cris.