2024
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Organizzazione e direzione artistica ASSOCIAZIONE CULTURALE L’INTERMEZZO
PROGRAMMA DEL FESTIVAL
CALAGONONE JAZZ FESTIVAL
“ PIECE OF A SHELTER ”
XXXVII EDIZIONE
DAL 18 AL 28 LUGLIO
CALA GONONE – DORGALI (NU)
GIOVEDì 18 LUGLIO
ACQUARIO – CALAGONONE
ORE 21:00
Pierpaolo Vacca ft. Dj Cris “Travessu”
Pierpaolo Vacca, fisarmonica
“Travessu” è l’album d’esordio dell’organettista Pierpaolo Vacca, con i featuring di Dino Rubino, Pape Ndiaye, Nanni Gaias, Dj Cris e Fabio Calzia, uscito il 19 gennaio 2024 per la Tǔk Music di Paolo Fresu. Il titolo vuol dire letteralmente “rovescio”, anche nel senso di “bastian contrario” o, ancora, come qualcosa che ribalta e rimescola. In questo progetto Live in Duo, accompagnato da DJ Cris partendo da balli, danze, e passando per riti e tradizioni della sua zona di origine, vivremo l’esperienza di musica che viene travolta e smussata dall’utilizzo dell’elettronica, come proiettandosi in un mondo in cui i suoni del passato si incontrano con i suoni del presente.
Pierpaolo vacca
è nato a Ovodda in provincia di Nuoro. Allievo del maestro Peppino Deiana, debutta giovanissimo nelle piazze dell’isola, accompagnando balli in piazza, gruppi folk e processioni nelle kermesse folkloristiche più importanti dell’isola.
Dopo le prime esperienze nelle formazioni locali di folk-rock, condivide il palco in varie occasioni con i Modena city Ramblers nei loro concerti in Sardegna. Dal 2018 presenta uno spettacolo in solo, progetto in cui la musica tradizionale sarda viene rivisitata con uno stile personale caratterizzato dall’ uso di effettistica elettronica e lopper.
Dopo una breve permanenza a Dakar, nasce la formazione e la registrazione dell’album del gruppo Sardo-Senegalese “Gegò Yegó”, progetto che miscela la tradizione della Sardegna alle musiche e ai ritmi della tradizione Senegalese. Grazie allo spettacolo Tango Macondo, regia di Giorgio Gallione, nasce un fortunato progetto discografico impreziosito dalle voci di Malika Ayane, Tosca ed Elisa. Quest’ultima ha voluto proprio Pierpaolo Vacca in occasione dell’ultima data del suo tour “An Intimate Night” al Teatro Arcimboldi di Milano e trasmessa in prima serata su Rai 2.
Dal 2022 collabora con l’attore Paolo Floris negli spettacoli, “Storia di un uomo magro” e “Gramsci spiegato a mia figlia”. Dal è coinvolto nel progetto “Insulae Lab”, centro di produzione musicale di Berchidda.
PREZZO: 5€ – CONCERTO + 1 DEGUSTAZIONE VINO
venerDì 19 LUGLIO
villaggio del jazz * – lungomare palmasera
ORE 21:00
Coro Femminile Eufonia Gavoi
Sofia Bianchi, contrabbasso;
Giulio Piras , Composizioni;
Mauro Lisei, direttore e composizioni
Il Coro femminile Eufonia di Gavoi nasce nel 1998, per iniziativa di un gruppo di ragazze appassionate canto corale. Il Coro è diretto, sin dalla sua nascita, dal M° Mauro Lisei.
Dopo un primo periodo di “sperimentazione”, il Coro ha deciso di focalizzare l’attenzione sulla costruzione di un proprio repertorio originale, basato sulle melodie e i ritmi della tradizione, riscoperti e armonizzati in uno stile nuovo rispetto al passato.
Il Coro ha scelto testi dai contenuti particolarmente vicini al mondo femminile tradizionale (“Anninnia”, “Mamas”, ”Duru-duru”e altri) con l’introduzione, in alcuni brani, di alcuni strumenti etnici (tumbarinos, benas, sonazzos ecc).
Sin dall’inizio della sua attività, l’Associazione “Eufonia” ha organizzato diverse manifestazioni corali ed ha partecipato a numerose rassegne e concerti nell’Isola e nel Continente, raccogliendo lusinghieri consensi di pubblico e di critica.
Giulio Piras
è un compositore e scrittore italiano, nato a Bagno a Ripoli nel 1996 e vive in Toscana. INel 2016 si diploma al Liceo Classico Musicale F. Petrarca di Arezzo proseguendo gli studi nell’ ambito della Composizione presso l’ISSM Rinaldo Franci conseguendo nel 2020 il Diploma accademico di I e quello di II livello nel 2022. Dal 2017 fino al 2022 partecipa al progetto del “Laboratorio di Linguaggi Compositivi dell’ISSM Rinaldo Franci” vedendo i propri brani inserti nelle produzioni del “Franci Festival”, nella produzione per la “Festa delle Cateriniane” e in due edizioni del “Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano”. A partire dal 2020 inizia alcune collaborazioni esterne all’ambito accademico con musicisti e creativi come: Sabaku no Maiku per il quale produce Colonne sonore nel 2020 e nel 2021, Davide De Luca direttore artistico del Festival Musicale Eufonica di Grosseto, per il quale realizza brani originali, testi poetici e trascrizioni, Raffaello Ravasio, il quale gli commissiona un brano per chitarra nell’ambito del progetto discografico “New Antiquities for Guitar” prodotto da EMA Vinci L&C Records, Sofia Bianchi contrabbassista e cantante con la quale collabora realizzando trascrizioni.
Dal 2023 svolge l’attività di compositore per videogiochi presso il team di sviluppo Guiding Feather Team con presentazione alla rassegna annule di bologna Svilupparty.
Recentemente è stato inserito nella classifica Top 250 di 940 candidati della Call For Score per l’European Recording Orchestra in Bulgaria. Infine si dedica all’attività di insegnamento di Teoria Musicale, Pianoforte e Armonia nelle scuole della province di Arezzo e Firenze.
Sofia Bianchi
Dopo dieci anni di studi di pianoforte, nel 2010 Sofia Bianchi ha iniziato lo studio del contrabbasso e del canto moderno. Laureata a pieni voti con lode e menzione d’onore ai conservatori di Parma e Siena, ha anche seguito un corso di perfezionamento a Parigi, dove ha vissuto per due anni.
Collabora in qualità di contrabbassista con le maggiori orchestre italiane tra cui l’orchestra del Teatro Carlo Felice e l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino; si è esibita come cantante in band e ensemble, vincendo molti concorsi regionali e nazionali. Svolge l’attività di insegnante di canto moderno dal 2015.
Dal 2020 comincia una collaborazione con il compositore Giulio Piras, dalla quale sono nati i Quattro Studi sugli Elementi per contrabbasso solo e altri tre brani per contrabbasso e voce, che sono in corso di registrazione presso gli studi dell’etichetta discografica EMA Vinci.
PAOLO ANGELI “CUMPENDIU”
Paolo Angeli, chitarra sarda preparata, elettronica e voce
Nato nel 1970, inizia a suonare la chitarra a 9 anni. Cresce a Palau in un ambiente musicale estremamente stimolante. Durante l’occupazione universitaria del 1990 che nasce il Laboratorio di Musica & Immagine: variopinto ensemble di 14 musicisti che, scardinando le barriere tra i generi musicali e praticando composizione e improvvisazione collettiva, si pone all’attenzione dei principali festival europei di musica innovativa.
Inizia a suonare la tuba con la Banda Roncati e nello stesso periodo è tra i fondatori della Scuola popolare di musica Ivan Illich e dell’etichetta indipendente Erosha. Dal 1993 inizia un percorso a ritroso alla scoperta della radice della sua cultura di origine, passando 10 anni a bottega con Giovanni Scanu, dal quale apprende le forme e i moduli del canto a chitarra gallurese e logudorese, frequentando i cantori della settimana santa di Castelsardo, Cuglieri, Santu Lussurgiu ed Aggius.
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Tra il 1994 e il 1996 dall’incontro-scontro tra avanguardia extra-colta e tradizione popolare nasce la chitarra sarda preparata: strumento orchestra a 18 corde, ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria, dotato di martelletti, pedaliere, eliche a passo variabile. Con questa singolare propaggine costruita nel CROM di Francesco Concas, Angeli rielabora, improvvisa e compone una musica inclassificabile, sospesa tra free jazz, folk noise, pop minimale.
È del 1995 il suo concept album Dove dormono gli autobus (eseguito live nel ’97 dall’ottetto Fraìli). Nel 1997 vince il concorso Posada Jazz Project e incide Linee di fuga, primo lavoro con la chitarra modificata. Nel 2003 pubblica per la ReR il live in ‘Solo’ Bucato, sintesi di quattro anni di concerti in tutta Europa. Seguono le tournée in Canada e Stati Uniti, immortalate nelle pubblicazioni live Mede e Drawing Circle. Nello stesso anno, su richiesta di Pat Metheny, progetta un nuovo modello di chitarra sarda preparata.
Nel 2010, dopo aver assistito ad un concerto di Paco de Lucia, Paolo riscopre la semplicità della chitarra ‘nuda’. Acquista una ‘flamenca’ nel ‘barrio della Mina’ di Barcellona (quartiere gitano) e affronta un nuovo approccio alla sei corde. Arriva ad un soffio dal pubblicare un album per chitarra classica ma in fase conclusiva arrangia il materiale per la sarda preparata.
Paolo Angeli è laureato in Etnomusicologia al DAMS di Bologna. Dal 1997 al 2003 ha collaborato con l’ISRE, alla digitalizzazione e costituzione della fonoteca Archivio Mario Cervo, la più importante collezione al mondo dedicata alla musica sarda. Come ricercatore ha pubblicato Canto in Re (ISRE 2005) – volume storico analitico sul Canto a Chitarra, accompagnato da un cofanetto di 4 CD con incisioni datate tra il 1930 e il 1967. Insieme a Nanni Angeli è il direttore artistico di Isole che parlano, rassegna sospesa tra tradizione e innovazione che si svolge dal 1996 a Palau.
Mpatapo Dj Cris Feat. Simone Pala
stand eno-gastronomici della coldiretti
PREZZO: 5€ – 1 DEGUSTAZIONE VINO E ACCESSO ALL’AREA DEI CONCERTI
sabato 20 LUGLIO
villaggio del jazz * – lungomare palmasera
ORE 21:00
urban gypsy
Dimitri Kushnirov, chitarra;
Francesco Greppi, chitarra
FARAJ SULEIMAN 4et
Faraj Suleiman, piano;
Alberto Malo, drums;
Jules Martinet, bass;
Louis Matute , guitar
Faraj Suleiman è un compositore e pianista palestinese. La sua musica è fortemente influenzata da melodie e ritmi arabi/orientali. Il pianista incorpora quelle scale e modalità nelle sue composizioni, oltre ad ispirarsi alla sua cultura araba, è influenzato anche dalle tradizioni del jazz.
Come musicista/pianista arabo formatosi nella musica classica, è costantemente alla ricerca di nuove forme di espressione per attrarre equamente i suoi ascoltatori “orientali” e “occidentali”.
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Ad oggi Faraj Suleiman ha composto diversi album che hanno posto il pianoforte “orientale” al centro della composizione, spaziando da composizioni per pianoforte solo a quartetti, quintetti, arrangiamenti per coro e orchestre complete.
Ha pubblicato numerosi album e progetti musicali come: “Login”, “Three Steps”, “Mud”, “Opening of the Palestine Museum”, “Al-Bashiq”, “Love in the Cloud”, “Once Upon a City”, “Love Without a Story”, “Toy Box” e il suo primo album di canzoni “Second Verse”, la registrazione di “London Jazz Festival 2019”, “Better than Berlin” (album di canzoni), “Faheem” - una canzone album per bambini, e ultimamente “Upright Biano” (album di canzoni).
Ha anche composto musica per il teatro e il cinema, come il pluripremiato film di Ameen Nayfeh “200 metri” e Lateley “”Alam” di Feras Khoury.
Orizuru Dj Cris Feat. Jacopo Tore
stand eno-gastronomici della coldiretti
PREZZO: 5€ – 1 DEGUSTAZIONE VINO E ACCESSO ALL’AREA DEI CONCERTI
DOMENICA 21 LUGLIO
GROTTE DEL BUE MARINO
ORE 11:00 (Imbarco)
QUEST OF INVISIBLE feat. Lina Belaid
Naissam Jalal, flauto, voce, nay;
Lina Belaid, violoncello
Naissam Jalal. Da diversi anni, la flautista, vocalist e compositrice rivela un universo musicale personale e vibrante che, sia nella sostanza che nella forma, dà pieno significato alla parola libertà. In una ricerca e una curiosità costantemente rinnovate, l’artista franco-siriana brilla per la sua virtuosistica capacità di tessere legami tra diverse culture musicali e campi estetici.
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Nata a Parigi da genitori siriani, Naïssam Jalal entra al conservatorio all’età di 6 anni per studiare flauto classico. A 17 scopre l’improvvisazione e, dopo aver conseguito il diploma, lascia la Francia alla ricerca delle sue radici. Si stabilisce quindi prima a Damasco e poi al Cairo per studiare con il grande maestro violinista Abdu Dagher.
Di ritorno in Francia nel 2006, incontra il rapper libanese Rayess Bek che accompagnerà in vari paesi europei e del Nord Africa. Dal 2008 si esibisce regolarmente con il suonatore di oud egiziano Hazem Shaheen; dal 2010 in poi Naïssam ha l’opportunità di suonare con i migliori musicisti africani della scena parigina e con anche grandi nomi del jazz internazionale, come Hamid Drake e Michael Blake, e del mondo arabo come Noura Mint Seymali, Aziz Sahmaoui, Karim Ziad, Macadi Nahhas, Khaled Aljaramani e Ahmad Alkhatib. Suona anche con cantanti rap, da Mike Ladd a Napoleon Maddox al gruppo palestinese Katibeh 5.
PREZZO: 20€ – NEL BIGLIETTO È COMPRESA LA TRAVERSATA IN TRAGHETTO
villaggio del jazz * – lungomare palmasera
ORE 21:00
FRANCESCA TANDOI TRIO
Francesca Tandoi, piano;
Stefano Senni, contrabbasso;
Giovanni Campanella, batteria
La pianista e cantante jazz italiana Francesca Tandoi è stata acclamata dalla critica e dai colleghi come una stella nascente del jazz e uno dei giovani talenti più affascinanti della scena jazz internazionale.
Ha studiato pianoforte jazz e canto presso il prestigioso Conservatorio Reale dell’Aia, diplomandosi con lode e con una menzione speciale della commissione e successivamente ha conseguito il master presso il Conservatorio Codarts e l’Università delle Arti di Rotterdam.
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In pochi anni ha ottenuto riconoscimenti internazionali come pianista e cantante di livello mondiale. Si è esibita con alcuni dei migliori musicisti jazz internazionali, per citarne alcuni: Scott Hamilton, Philip Harper, Owen Hart jr., Joe Cohn, Anthony Pinciotti, Jason Brown, Daryll Hall, Lee Pearson, Darius Brubeck, Dave Blankhorn, Florin Nicolescu, Marjorie Barnes, Sergey Manukyan e molti altri.
È stata invitata da Micheal League a unirsi agli “Snarky Puppy” durante il loro concerto a Umbria Jazz 2023.
Si è esibita in alcuni dei teatri, festival jazz e club più importanti di tutto il mondo come “North Sea Jazz festival”, “Umbria Jazz”, “Cork Jazz”, “Bosendorfer piano gala” “Breda jazz” “Amsterdam”. Arena Stadium” e molti altri sono USA, Giappone, India, Indonesia, Russia, Sud Africa, Turchia, Israele e letteralmente ovunque in Europa.
Le esibizioni del trio di Tandoi sono state accolte calorosamente dal pubblico e dalla stampa. La sua presenza scenica è elogiata più volte come un’esplosione di swing, forte e sofisticato.
KAHIL EL’ZABAR’S ETHNIC HERITAGE ENSEMBLE 50TH ANNIVERSARY
”OPEN ME, A HIGHER CONSCIOUSNESS OF SOUND AND SPIRIT”
Kahil El’Zabar, drums percussion;
Corey Wilkes, trumpet;
Alex Harding, baryton sax;
Ishmael Ali, cello
Celebrare i 50 anni di eredità dell’Ethnic Heritage Ensemble è il contributo incrollabile alla grande musica nera.
La nuova offerta di Kahil El’Zabar e del suo etnico Heritage Ensemble, in concomitanza con il cinquantesimo anniversario del leggendario gruppo, Open Me, A Higher Consciousness of Sound and Spirit.
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Open Me è un gioioso omaggio alle nuove e portentose direzioni dell’Ethnic Heritage Ensemble; un viaggio visionario nelle radici profonde e nei percorsi futuri, incanalando tradizioni vecchie e nuove.
Mescola le composizioni originali di El’Zabar con classici senza tempo di Miles Davis, McCoy Tyner ed Eugene McDaniels. Pertanto, l’Ethnic Heritage Ensemble continua ad affermare la propria indelebile presenza di mezzo secolo all’interno del continuum della Grande Musica Nera.
Lo storico multi-percussionista, compositore, stilista ed ex presidente della l’Associazione dei Musicisti Creativi (AACM) è in quella che potrebbe essere la forma più produttiva della sua carriera e, ormai settantenne, non mostra segni di rallentamento.
L’EHE è stato fondato da El’Zabar nel 1974 originariamente come quintetto, ma è stato presto accoppiato alla sua forma classica: un trio, con El’Zabar alle multi-percussioni e alla voce, più due fiati. “All’epoca eravamo considerati ancora più strani della maggior parte delle band AACM. Sapevo però nel mio cuore che questa band aveva le gambe e che il mio concetto era basato sulla logica in quanto pertinente alla storia della Grande Musica Nera, vale a dire una forte base ritmica, armoniche e contrappunti innovativi, interazione ben bilanciata e cacofonia tra i musicisti, un forte solista individuale, dinamiche d’insieme altamente sviluppate e studiate, una conoscenza approfondita della storia della musica, originalità, coraggio e profonda spiritualità.
Open Me contiene un mix di brani originali, inclusi alcuni evergreen di El’Zabar come “Barundi”, “Hang Tuff”, “Ornette” e “Great Black Music” (spesso attribuito all’Art Ensemble of Chicago ma è, in effetti, una composizione di El’Zabar). Alcuni brani moderni sono arrangiati da El’Zabar in maniera unica, inclusa un’interpretazione contemplativa di “All Blues” di Miles Davis. Come celebrazione di un anniversario fondamentale e dichiarazione di intenti futuri, Open Me porta senza sforzo la visione curativa di El’Zabar della Coscienza Superiore del Suono e dello Spirito.
No more “Charlie” Dj Cris Feat. Giovanni Trapani
stand eno-gastronomici della coldiretti
PREZZO: 5€ – 1 DEGUSTAZIONE VINO E ACCESSO ALL’AREA DEI CONCERTI
SABATO 27 LUGLIO
TEATRO COMUNALE
ORE 22:00
EMMET COHEN TRIO
Emmet Cohen, piano;
Joey Ranieri, bass;
Joe Farnsworth, drums
Emmet Cohen è un poliedrico pianista e compositore jazz americano che appartiene alla generazione di alcune figure artistiche fondamentali. Downbeat ha elogiato il “tocco agile, il passo misurato e il caldo vocabolario armonico” che impiega per comunicare con altri musicisti e pubblico in cosa egli definisce “il livello più profondo di umanità e individualità”
Leader dell’Emmet Cohen Trio, Cohen è un artista jazz e formatore internazionale che ispira studenti artisti di tutte le età diventare, come lui, reattivi al loro pubblico. È apparso a Newport, Monterey, e festival jazz del Mare del Nord, tra gli altri, e in molti locali di musica famosi, tra cui Rose Hall e il Kennedy Center.
Cohen ha suonato anche in locali notturni leggendari, come il Village Vanguard, Blue Note, Dizzy’s Club Coca-Cola, Birdland, Jazz Standard, Ronnie Scott’s e Jazzhaus Montmartre.
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È organista dell’Hammond B-3 all’Harlem’s SMOKE jazz club. Studente di pianoforte Suzuki dall’età di tre anni, Cohen ha conseguito la laurea in pianoforte jazz la Manhattan School of Music (M.M.) e l’Università di Miami (B.M.). È stato finalista sia alla Cole Porter Fellowship dell’American Pianists Association (2015, 2011) che nel concorso pianistico internazionale Thelonious Monk (2011). Cohen si è esibito o ha collaborato con Ron Carter, Benny Golson, Jimmy Cobb, George Coleman, Jimmy Heath, Tootie Heath, Houston Person, Christian McBride, Kurt Elling, Billy Hart, Herlin Riley, Lea DeLaria e Bill T. Jones.
PREZZO: 15€ COMPRESA PREVENDITA
domenica 28 LUGLIO
TEATRO COMUNALE
ORE 22:00
EUTERPE 4et
Dipartimento di Jazz del Conservatorio Canepa di Sassari
Stefano Alivesi, chitarra;
Francesco Lai, chitarra;
Francesco Carru, basso elettrico;
Luca Demontis, batteria
L’ensemble, nato proprio tra le aule dell’istituto di alta formazione sassarese, propone un repertorio di brani standard tratti dalla tradizione jazzistica che spazia dallo swing alla bossa nova fino al jazz più moderno.
AMARO FREITAS
Amaro Freitas, piano solo
Amaro Freitas, pianista, tastierista, arrangiatore e compositore astro nascente del jazz carioca e internazionale. Questo prodigioso giovane pianista brasiliano, crea una musica che è un’esplorazione della tradizione ritmica e musicale brasiliana proiettata verso sperimentazioni jazz.
Il suo lavoro ingloba nel linguaggio jazzistico sonorità e riferimenti a diversi aspetti della cultura popolare brasiliana, nonché elementi ritmici della musica africana: dal maracatu afro-brasiliano, nato nelle piantagioni di zucchero coltivate dagli schiavi, ai ritmi carnevaleschi ad alta intersità di frevo e baião.
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Il pianista è cresciuto nei bassifondi di Recife nel Nord-Est del Brasile, diventando però un’icona del jazz internazionale, lavorando instancabilmente per diventare l’artista che è oggi, guadagnando l’attenzione per il suo “approccio alla tastiera così unico da essere sorprendente”. Il nuovo album “Sankofa” – una ricerca spirituale nelle storie dimenticate, filosofie antiche e figure ispiratrici del Brasile nero – è il suo lavoro più straordinario e sincero.
Un’esplorazione stravolgente della tradizione ritmica e musicale brasiliana proiettata verso orizzonti di fulminanti e elettrizzanti sperimentazioni jazz. Il suo stile pianistico percussivo trae origine dalle sonorità tradizionali del Pernambuco e dai jazzisti che lo hanno influenzato, su tutti Monk e Corea.
PREZZO: 15€ COMPRESA PREVENDITA
Dal 7 al 12 maggio 2024, racconto della storia del festival attraverso un percorso multimediale in collaborazione con Il Liceo Scientifico di Dorgali e il Comune di Dorgali.
Villaggio del Jazz* in collaborazione con Coldiretti e Cantina di Dorgali.
ACQUARIO DI CALAGONONE : mostra fotografica “No Flash Please” dal 15 luglio al 15 settembre.
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Copyright © Photos Giulio Capobianco
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