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COMUNICATO STAMPA 31 Maggio 2018



XXXI Edizione Cala Gonone Jazz Festival 2018 “30+1” 20,30 Giugno e 1° Luglio 26,27,28,29 Luglio Calagonone (Dorgali) Presentazione Cala Gonone Jazz Festival

È il 1988, quando la nuorese Associazione Culturale “l’Intermezzo” decide di intraprendere l’avventura del jazz, unendosi al circolo virtuoso di altre sparute manifestazioni prolifiche e vivaci già presenti sull’isola, scegliendo come sede per la manifestazione estiva la piccola frazione di Dorgali e dando vita a quello che diventerà il punto di riferimento concertistico e culturale nel centro Sardegna.
“Dopo l’esperienza del trentesimo, abbiamo tirato le somme e riflettuto sulla necessità di un rinnovamento, considerati i profondi cambiamenti sociali e culturali che -nel corso degli anni- hanno influenzato le composizione e proposte musicali contemporanee contribuendo a creare i nuovi ascoltatori del jazz” spiega Giuseppe Giordano “la partecipazione ai festival è incrementata e questo ce lo dicono anche i numeri delle manifestazioni di grande qualità, nate negli ultimi decenni, che sono state capaci di scardinare la percezione del genere come ‘di nicchia’ trasferendolo da un contesto più ristretto ed esclusivo alle piazze aperte e all’ambiente naturale. La necessità di mettere al centro anche i luoghi in cui il festival si svolge, è stata sin dalla prima ora anche una delle prerogative di Intermezzo Nuoro, con particolare attenzione negli ultimi anni alla sostenibilità, alla consapevolezza e al rispetto del territorio.”

Tradizioni, storia e ambiente sono parte fondante della 31esima edizione del Cala Gonone Jazz Festival “30+1” e a caratterizzare la volontà dell’associazione Intermezzo ce lo dicono diversi elementi, come la volpina Rosa Fumetta, graficamente rappresentata nei manifesti, nuova inquilina dell’Acquario di Cala Gonone e ambasciatrice delle vittime degli incendi boschivi, una piaga che durante l’estate colpisce duramente l’isola.

Anche le location rispecchiano questa precisa scelta e, infatti, oltre alle già collaudate Grotte del Bue Marino, l’Acquario e la spiaggia (Arena Palmasera), si aggiungono l’area archeologica di Serra Orrios e il parco-museo S’Abbafrisca, in concerti a basso impatto ambientale, integrando e agendo in sinergia con i circuiti che gestiscono questo enorme patrimonio del la Sardegna, sia storico che naturale.

La formula consentirà di coniugare la divulgazione ad una nuova esperienza di ascolto, dando origine ad una reale condivisione e partecipazione del pubblico che percepirà i suoni prodotti non solo da gli artisti, ma quelli delle pietre, delle piante e del vento.

Anche le degustazioni all’Acquario, in continuità con la mission (e come consuetudine da molti anni), rappresentano un’ulteriore esperienza sensoriale e di comunione con il territorio a partire dai vini e form aggi selezionati dalla Cantina di Dorgali e dalla Coop Pastori, due dei prodotti più antichi della tradizione gastronomica sarda, tra i più ricercati e apprezzati anche nel resto d’Italia e all’estero.

L’edizione “30+1” sarà introdott a dalle anteprime del festival che si svolgeranno alla fine di giugno.

Si parte mercoledì 20 giugno con la performance recitativa e musicale “I custodi del tempo” Tratto dal romanzo “Passavamo sulla terra leggeri” di Sergio Atzeni con il trio Elikes, Coro Prama’e seda e la voce narrante di Giovanni Carroni.

La seconda anteprima si terrà all’Acquario di Cala Gonone, sabato 30 giugno, in compagnia del “Sofia Trio in concerto” un’idea che ha coinvolto il chitarrista Mario Meloni e il batterista Luca Deriu, concretizzatasi insieme al contrabbassista milanese Fabrizio Fogagnolo.

Un repertorio originale che esprime l’incontro tra stili e culture colorate da jazz europeo e sound afroamericano con influenze dalla musica contemporanea.

La cornice che ospiterà l’ultimo concerto dell’anteprima, domenica 1°luglio, è il parco- museo S’Abbafrisca situato nel territorio di Dorgali.

A riempire i suoni della vallata di Littu, Gavino Murgia , il sassofonista e polistrumenti sta nuorese cresciuto con pane, jazz e l’amore trasmesso dal padre per la musica classica.

La XXXI edizione , nella sua forma canonica – il cartellone di quattro giorni dal 26 al 29 luglio – comincia all’ Acquario di Cala Gonone con “The Heart and the Void” alias Enrico Spanu, giovane musicista sardo che trae ispirazione dai testi e dal sound della musica folk americana, senza

disdegnare qualche incursione nel pop britannico.

La sera, al Teatro Comunale, doppio concerto con Mal Bigatto Trio in apertura e a seguire il quartetto di Chiara Pancaldi & Darryl Hall un dialogo melodico in continua evoluzione, capace di creare ogni volta performance uniche, grazie all’improvvisazione e all’alchimia tra i due, sempre imprevedibile.

Il primo concerto alle Grotte del Bue Marino, venerdì 27 luglio, vede la poliedrica artista Rossella Faa ripercorrere quindici anni di brani insieme ai musicisti Giacomo Deiana alla chitarra, Nicola Cossu al contrabbasso e Stefano Sibiriu alle percussioni.

La serata all’Acquario vedrà il ritorno degli SVM dopo l’esordio sorprendente al Cala Gonone Jazz Festival del 2017.

Il trio formato da Sanna, Vacca e Medde si esibisce nuovamente al cospetto del magnifico tramonto sul mare.

Lo spettacolo al Teatro Comunale, anche stavolta, sarà doppio con l’apertura dei Cuncordia a Launeddas e piatto forte l’enfant terrible del piano e musica soul Matthew Whitaker.

Sabato 28 luglio una ventata di aria fresca e “indie” giunge sino alle Grotte del Bue Marino con il duo tunisino Ÿuma. Sabrine Jenhani e Ramy Zoghlemi hanno fatto il loro ingresso nel mondo della musica solo tre anni fa, grazie ad una sapiente commistione tra musica orientale e occidentale, creando un ponte tra le culture del Mediterraneo e imponendosi come punto di riferimento nel panorama della musica alternativa tunisina.

L’appuntamento all’ Acquario prevede un concerto dalle tinte intimiste e travolgenti del flamenco del duo composto dai chitarristi Riccardo Ascani e Roberto Ippoliti.

Per la prima serata all’ Arena Palmasera , ad aprire le danze saranno il Coro Istelotte (coro maschile di Dorgali fondato nel 1996 ) e a seguire il Daniel Karlsson Trio una delle più interessanti formazioni del jazz svedese ed europeo degli ultimi anni. Ultima giornata, domenica 29 luglio, con due concerti esplosivi. Si parte la mattina con la cantante Sarah Jane Morris insieme al chitarrista Antonio Forcione alle Grotte del Bue Marino.

Dopo il successo di critica e pubblico grazie all’album “Compared to What” i due ci regaleranno una performance che non rappresenta solo una piccola gemma della musica jazz, quanto un racconto umano e profondo su temi attuali: dal dramma dei profughi, la guerra e la traversata del Mediterraneo sino la violenza sulle donne; tracce alleggerite dalla presenza di brani d’amore, ironici e cover gradite e ben riuscite.

Si chiude in grande questa XXXI edizione di Cala Gonone Jazz e in spiaggia, all’ Arena Palmasera saluteremo fastosamente il festival. Ad attenderci il Funk Assembly di Pee Wee Ellis con l’apertura dei Tenore Durgalesu (sa oche-Giovanni Boeddu; contra-Flavio Patteri; bassu-Jacopo Senette; mesuoche-Franco Sa).

Associazione Culturale l’Intermezzo Nuoro

Martina Serusi
Responsabile ufficio stampa Calagonone jazz festival
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COMUNICATO STAMPA 29 Luglio 2017



XXX Edizione Cala Gonone Jazz Festival 2017

Pubblico danzante per l’ex incognito Tony Momrelle Domenica si chiude con Caravela, Larissa Belotserkoskaya e il quintetto euroamericano di Battista Giordano

La seconda settimana del trentesimo anno si è aperta nell’Acquario comunale con “gli amici”, così li definisce Gian Carlo Marcialis, Elva Lutza, l’erba lucente foriera di fortune e buoni auspici che parla al mondo con le sue musiche e le sue lingue. Nicola Casu e Gianluca Dessì –con un intervento vocale di Ester Formosa- amano la narrazione e sanno declinarla dalle sue forme più conosciute e tradizionali (filastrocche, canzoni popolari e d’amore, gavotta) sino alle esplorazioni moderne corredate da una tecnica musicale personalissima e originale.
Al teatro comunale, l’ex Incognito Tony Momrelle ha letteralmente mandato in visibilio i suoi fan, coinvolti in un ballo sotto al palco ammaliati da una voce potente e brillante capace di mescolare il soul e funk anni ’70 con il più contemporaneo R’nB omaggiando anche i grandissimi Stevie Wonder e Beatles.
E parlando di funk, la formazione composta da Christian M. Cardenas alla chitarra, Julian Crampton al basso, Michel C. Rojas alla batteria e Emiliano Pari alle tastiere, ha dato dimostrazione di non essere unicamente accompagnamento, bensì parte complementare di una più ampia veduta dell’evoluzione musicale del genere. Nota di merito al nostro connazionale Emiliano Pari, con un assolo alle tastiere dai ritmi febbrili che ha fatto gridare il pubblico.

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